Il 4 luglio 2024 marca l’uscita editoriale di “Live Aid: Il suono di un’era” di Gabriele Medeot per Tsunami Edizioni, volume di 240 pagine che analizza l’impatto sistemico del mega-evento benefico del 13 luglio 1985 nel contesto delle trasformazioni socio-economiche del decennio. L’autore, diplomato in Pianoforte presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste e content creator musicale con 24mila subscriber YouTube, applica una metodologia interdisciplinare che interseca musicologia, sociologia e analisi geopolitica per decostruire quello che definisce “la convergenza artistica più significativa degli anni Ottanta”. La pubblicazione coincide strategicamente con il quarantesimo anniversario dell’evento Wembley-JFK Stadium, sfruttando il momentum commemorativo per posizionarsi nel segmento editoriale della saggistica musicale specializzata. Medeot struttura la narrazione attraverso un approccio diacronico che collega l’iniziativa di Bob Geldof e Midge Ure alle macro-dinamiche del periodo: la transizione post-keynesiana verso il neoliberismo, l’emergere dell’ecosistema MTV come paradigma comunicativo, le politiche Reagan-Thatcher e il processo di destabilizzazione del blocco sovietico culminato nella caduta del Muro di Berlino. L’analisi musicologica si concentra sulla performance simultanea di artisti appartenenti a segmenti diversi del mercato discografico globale, da David Bowie a Madonna, evidenziando come l’evento abbia funzionato da catalizzatore per nuove strategie di marketing sociale nel settore entertainment.
La metodologia dell’autore integra elementi di storia orale, analisi del discorso mediatico e teoria della comunicazione di massa, costruendo un framework interpretativo che posiziona il Live Aid come punto di svolta nell’evoluzione del rapporto tra industria musicale e advocacy umanitaria. Ogni sezione del volume include raccomandazioni di ascolto sincronizzato, trasformando la fruizione testuale in esperienza multimodale che riflette l’approccio pedagogico innovativo sviluppato da Medeot nella sua attività formativa presso Arte&Musica di Monfalcone. L’opera decodifica le strategie comunicative che hanno permesso la trasmissione satellitare globale dell’evento, analizzando l’architettura tecnica e logistica che ha reso possibile la sincronizzazione tra le location europee e americane in un’epoca pre-internet.
L’autore esamina criticamente l’efficacia dell’iniziativa benefica, contestualizzando i risultati economici nell’ambito delle politiche di aiuto internazionale e delle dinamiche post-coloniali in Africa orientale. La ricerca documenta l’influenza dell’evento sulla successiva evoluzione del charity business nell’industria dell’intrattenimento, tracciando connessioni dirette con iniziative successive come Farm Aid e Amnesty International Human Rights Now! Tour. Medeot, forte della sua esperienza come broadcaster su Rai Radio 1 FVG e direttore editoriale MEMO per Tsunami Edizioni, dimostra competenze analitiche che permettono una lettura stratificata del fenomeno, accessibile tanto agli specialisti del settore quanto al pubblico generalista interessato alle intersezioni tra cultura popolare e storia contemporanea. Il volume si configura come contributo scientifico alla comprensione delle dinamiche che hanno caratterizzato la transizione verso la società dell’informazione, utilizzando il Live Aid come case study per analizzare i meccanismi attraverso cui l’industria culturale ha acquisito capacità di influenza sui processi politici globali. L’approccio metodologico evidenzia come l’evento abbia rappresentato un laboratorio per sperimentare nuove forme di mobilitazione sociale attraverso i media di massa, anticipando strategie comunicative che sarebbero diventate standard nell’era digitale.








